Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli ha accettato la richiesta di sostituzione della misura cautelare in carcere per Simone Isaia, il giovane clochard indagato per l’incendio che ha distrutto l’opera “VENERE degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto, situata in piazza Municipio a Napoli lo scorso 12 luglio.
L’avvocato difensore, Carla Maruzzelli, ha annunciato la notizia e ha dichiarato la sua soddisfazione per la liberazione di Simone Isaia. Ha anche ringraziato coloro che hanno contribuito a fornire un domicilio adeguato con persone disposte a prendersi cura di lui. Il sostegno del Garante campano dei diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello, e delle associazioni del terzo settore ha giocato un ruolo fondamentale in questa decisione.
Simone Isaia, un giovane senza precedenti penali, ha ricevuto numerose manifestazioni di solidarietà e raccolte di firme per chiedere una misura cautelare alternativa al carcere. Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania, Samuele Ciambriello, ha sottolineato che l’incensuratezza di Simone e la chiusura delle indagini hanno ridotto la necessità di detenzione preventiva.
Simone Isaia attende ora l’inizio del processo ai domiciliari presso la Casa di accoglienza Domus Misericordiae di Salerno, sotto la cura di Don Rosario Petrone. Il Garante ha sottolineato l’importanza di considerare il carcere come ultima risorsa e ha sottolineato che scontare gli arresti domiciliari in una comunità anziché in carcere può essere vantaggioso per chi ha bisogno di aiuto, promuovendo un percorso di sostegno, supporto psicologico e inclusione sociale.