La verità quando viene fuori è sempre sconvolgente, in questo caso supera davvero l’immaginazione. Come ha dichiarato illegale della famiglia di Giulia Tramontano(uccisa mentre aspettava il suo bimbo al settimo mese di gravidanza a coltellate dal suo compagno e padre del figlio), Impagnatiello desiderava già la morte di Giulia e del piccolo Thiago mentre fingeva di gioire al babyshower che rivelava a famiglia e amici il sesso del nascituro. Già le stava somministrando dosi di veleno topicida. Già era nel sangue di Giulia mentre volavano in cielo palloncini color azzurro. E in quello di Thiago. Già era tutto programmato. L’avvocato ancora oggi fa fatica ad ascoltare il racconto della mamma di Giulia di quando lei, da Milano, è “scesa giù” l’ultima volta dalla sua famiglia: in quell’occasione la futura nonna ha donato a Giulia il corredino per Thiago. Lo ha messo nelle mani della figlia, quelle mani che desideravano di stringere un figlio mai nato. Un figlio morto con lei.