Condizioni di degrado totale, enormi rischi per la salute e un’attesa infinita: questo è il quadro che si dipinge per le persone che vivono negli edifici comunali di via Giovanni Ansaldo, Isolato 7, a Chiaiano, Napoli. I residenti sono costretti a vivere in abitazioni con tubature fatiscenti, fili elettrici scoperti, infiltrazioni d’acqua dai tetti e ascensori fuori servizio da tempo. Ma ciò che rende la situazione ancora più insostenibile è la presenza di amianto, che l’usura e gli agenti atmosferici disperdono nell’aria, creando un rischio elevatissimo di sviluppare mesotelioma, una malattia mortale.
Il paradosso, tuttavia, è che a soli 15 metri di distanza ci sono palazzine nuove, pronte e abitabili da più di un anno, dove 50 famiglie – su un totale di 63 – potrebbero trasferirsi. Tra di loro ci sono anziani, persone con difficoltà motorie e malati che dipendono da respiratori. Ma, nonostante le abitazioni siano pronte, le assegnazioni non sono ancora partite a causa della mancanza di una delibera comunale per definire i criteri di assegnazione.
Questa delibera, annunciata subito dopo Capodanno, non è ancora stata discussa a Palazzo San Giacomo, e ormai siamo a metà febbraio. L’assessore comunale al Bilancio e Patrimonio, Pier Paolo Baretta, aveva dichiarato che la questione sarebbe stata risolta rapidamente, ma i tempi burocratici sembrano non essere mai dalla parte dei cittadini.
Nel frattempo, i residenti di Isolato 7 sono esasperati: l’edificio, che mostra putrelle arrugginite e segni evidenti di deterioramento, è un pericolo costante. C’è la paura che, senza un intervento urgente, la situazione possa peggiorare ulteriormente. Inoltre, il timore che le nuove abitazioni possano essere occupate senza rispettare le dovute procedure ha alimentato l’incertezza, creando un ulteriore ostacolo per l’assegnazione degli appartamenti.
A complicare le cose, non appena gli abitanti di Isolato 7 lasceranno gli edifici, sarà necessario avviare il processo di abbattimento, che dovrà procedere con i consueti tempi burocratici, rallentando ulteriormente l’edificazione delle nuove case.
Di fronte a questa situazione, i residenti si sono organizzati in un comitato e hanno avviato un presidio, ricevendo il supporto anche del presidente della Commissione Ambiente di Palazzo San Giacomo. L’esponente politico ha espresso solidarietà alla loro causa, sottolineando che la battaglia è più che giusta: “Hanno tutte le ragioni per protestare, è assurdo che gli alloggi non vengano assegnati da circa un anno”.