TikTok è una piattaforma nota per ospitare video di ogni genere, ma alcuni contenuti recenti hanno sollevato non poche polemiche. Non si tratta di semplici balletti o sfide virali, bensì di video girati all’interno di celle di case circondariali. Questi filmati, diffusi da detenuti, rappresentano una chiara violazione delle regole carcerarie italiane, che proibiscono categoricamente l’introduzione e l’uso di telefoni cellulari all’interno delle strutture penitenziarie.
Nonostante le rigide normative, i cellulari riescono spesso a fare il loro ingresso in carcere, grazie a metodi ingegnosi e fantasiosi utilizzati per eludere i controlli di sicurezza. L’introduzione di questi dispositivi rappresenta non solo una violazione delle regole, ma anche una potenziale minaccia alla sicurezza, poiché i telefoni possono essere utilizzati per coordinare attività illecite sia all’interno che all’esterno del carcere.
Per i detenuti sorpresi con un telefono cellulare, le conseguenze legali sono significative. Essi rischiano un ulteriore processo, che si aggiunge a quello già in corso, e possono essere puniti con una pena che va da uno a quattro anni di reclusione. Questa sanzione mira a dissuadere i tentativi di introduzione di dispositivi elettronici nelle carceri e a mantenere l’ordine e la sicurezza all’interno delle strutture.
I video su TikTok girati dalle celle offrono uno sguardo crudo e spesso disturbante sulla vita carceraria, suscitando dibattiti sull’equilibrio tra la necessità di sicurezza e il diritto all’espressione personale dei detenuti. Mentre alcuni vedono questi contenuti come una forma di denuncia delle condizioni carcerarie, altri li considerano una pericolosa violazione che deve essere severamente punita.