Applicazione del braccialetto elettronico di default, salvo diversa valutazione del giudice e previo consenso dell’indagato; distanza minima di 500 metri dalla vittima; termini stringenti per la valutazione del rischio e l’eventuale richiesta di applicazione delle misure cautelari da parte del pm, nonché per la decisione del giudice nella loro emanazione. Queste sono alcune delle misure che saranno oggetto di discussione nel prossimo Consiglio dei ministri mercoledì, finalizzate a contrastare la violenza sulle donne e quella domestica.
Il governo sta adottando una serie di provvedimenti per rafforzare la tutela delle vittime di violenza di genere e violenza domestica. Saranno introdotti criteri di assegnazione dei procedimenti al fine di favorire una specializzazione dei magistrati nell’affrontare tali casi. Inoltre, i reati correlati verranno inseriti nell’elenco delle priorità per quanto riguarda la trattazione dei processi, al fine di garantire procedimenti più rapidi ed efficaci.
Uno degli aspetti cruciali del disegno di legge riguarda l’arresto in flagranza, che verrà rafforzato attraverso diverse misure. In particolare, l’articolo 9 prevede che anche le prove video o fotografiche possano essere utilizzate per far scattare l’arresto in flagranza differita. Questo consentirà alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente e di adottare misure cautelari in modo più efficace.
Un’altra importante novità riguarda l’iter “preferenziale” e più veloce per le misure cautelari. Sarà data priorità a tali procedimenti, e i pubblici ministeri dovranno decidere con urgenza sulla richiesta di applicazione di tali misure. Ciò permetterà di garantire una risposta rapida e adeguata alle situazioni di pericolo per le vittime.
Inoltre, nel caso in cui il soggetto sottoposto alla misura di distanziamento violi l’ordine di mantenimento della distanza, è prevista una pena che va da 1 a 5 anni di reclusione. Sarà anche consentito l’arresto anche al di fuori dei casi di flagranza, al fine di garantire il rispetto delle misure di protezione.
Questi provvedimenti mirano a contrastare la violenza di genere e la violenza domestica, garantendo una maggiore tutela alle vittime e un sistema di giustizia più rapido ed efficace. Il governo si impegna a fare tutto il possibile per porre fine a queste forme di violenza e proteggere la dignità e la sicurezza di tutte le persone coinvolte.