La Corte d’Appello di Brescia ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la prima udienza del processo di revisione sulla strage di Erba. L’udienza è fissata per il primo marzo davanti alla seconda sezione penale, come reso noto da uno dei legali della coppia, Fabio Schembri. Tutti ricordiamo il caso dell’omicidio plurimo avvenuto il 1° dicembre 2006 ad Erba, in provincia di Como, per cui i due coniugi furono accusati e condannati all’ergastolo nel primo processo: carcere a vita per aver ucciso a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, e la madre Paola Galli e infine la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, fu colpito da una coltellata alla gola e creduto morto dai killer. A salvarlo fu in realtà una malformazione congenita alla carotide che gli evitò la morte per dissanguamento. La strage avvenne nell’abitazione di Raffaella Castagna, in una corte ristrutturata nel centro della cittadina. L’appartamento fu dato alle fiamme subito dopo.Nello specifico tra i nuovi elementi di cui parla il legale dei Romano, ci sono le modalità del decesso di Valeria Cherubini che sarebbero “incompatibili” con la tesi di colpevolezza dei coniugi; messa in discussione poi la testimonianza di Frigerio diventato principale testimone dell’accusa che in aula disse di riconoscere Olindo come autore del massacro.