Dopo Francia, Germania, Romania, Belgio e Polonia ora anche l’Italia: sono questi alcuni dei Paesi europei dove decine di migliaia di agricoltori hanno bloccato le strade con i loro trattori. Gli agricoltori stanno protestando contro misure pensate per rendere maggiormente sostenibile il settore agroalimentare, ad esempio imponendo la sospensione delle attività per permettere al terreno di riposare.
Il malcontento degli agricoltori è spesso dovuto alle politiche UE: il settore agricolo ha sempre guardato con sospetto le misure da 55 miliardi di euro introdotte per rinnovare la Politica Agricola Comune (PAC) e renderla più sostenibile. Le misure prevedono l’obbligo di destinare almeno il 4% dei terreni coltivabili a funzioni non produttive, nonché l’obbligo di effettuare rotazioni delle colture e di ridurre l’uso di fertilizzanti di almeno il 20%. Ma secondo molti agricoltori, queste misure non faranno altro che rendere il settore agricolo europeo meno competitivo rispetto alle importazioni.