Il Tribunale di Brindisi ha condannato un uomo di 80 anni, residente a Fasano, a cinque anni di reclusione per aver sottoposto la moglie a oltre vent’anni di maltrattamenti e privazioni, configurando una situazione di vera e propria schiavitù.
Secondo le indagini, l’uomo avrebbe costretto la moglie a vivere in condizioni disumane, obbligandola a mangiare solo gli avanzi dei suoi pasti e a rubare per suo conto. Inoltre, la donna sarebbe stata costretta ad abortire nove volte. Nonostante il pubblico ministero avesse richiesto l’assoluzione dell’imputato, il giudice ha ritenuto le prove sufficienti per emettere una condanna a cinque anni di reclusione. La difesa ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello. Questo caso mette in luce la gravità della violenza domestica e la necessità di interventi tempestivi per proteggere le vittime e assicurare i responsabili alla giustizia.