Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un disegno di legge che mira a introdurre il femminicidio come reato autonomo nel codice penale italiano. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha descritto questa iniziativa come “un passo avanti nella tutela delle donne”, sottolineando l’importanza di affrontare in modo specifico la violenza di genere.
Il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha evidenziato la portata innovativa del provvedimento, affermando che “il delitto entra nel codice, una novità dirompente”. Questa proposta legislativa prevede non solo l’introduzione del reato autonomo di femminicidio, ma anche una serie di interventi mirati a contrastare la violenza di genere, rafforzando le misure preventive e di protezione per le vittime.
Questo disegno di legge rappresenta un ulteriore sviluppo rispetto a precedenti normative, come la legge “Codice Rosso” del 2019, che aveva già rafforzato la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. L’attuale proposta si inserisce in un contesto di crescente attenzione istituzionale verso la necessità di combattere efficacemente la violenza contro le donne, riconoscendo la specificità del femminicidio come fenomeno da affrontare con strumenti giuridici dedicati.
L’iter legislativo prevede ora la discussione parlamentare del disegno di legge, con l’obiettivo di una rapida approvazione e implementazione delle nuove disposizioni. L’iniziativa è stata accolta positivamente da diverse associazioni e organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti delle donne, che vedono in questo provvedimento un segnale concreto dell’impegno dello Stato nella lotta alla violenza di genere.