Napoli — Una donna, una madre, una cittadina italiana abbandonata dalla giustizia. Maria, 38 anni, vive da oltre due anni in un incubo senza fine: persecuzioni, minacce, maltrattamenti da parte del suo ex marito. Tutto documentato. Eppure, nulla si muove.
Nonostante abbia sporto ben 32 denunce contro il suo ex marito — per atti persecutori, violenza psicologica e fisica, minacce e con referti medici a sostegno — la risposta delle istituzioni è rimasta assente. Nessuna misura efficace è stata adottata per proteggerla. Nessun arresto. Nessun processo in tempi ragionevoli.
Maria è disperata. Non lavora, è economicamente dipendente e l’ex coniuge si rifiuta di versare il mantenimento per la figlia, aggravando ulteriormente una situazione già insostenibile.
In un video racconta, con la voce rotta, l’incubo che sta vivendo da due anni ormai. Vive con la paura e la costante ansia che possa succedergli qualcosa. La sua è una richiesta d’aiuto lanciata pubblicamente all’onorevole Francesco Emilio Borrelli, noto per il suo impegno civile e contro la criminalità.
Maria è solo una delle tante donne intrappolate in una spirale di violenza che la legge, troppo spesso, non riesce a spezzare. Il suo caso è emblematico: una giustizia che tarda, che si inceppa, che non tutela.