Due poliziotti intervengono per un’automobile lasciata in divieto di sosta davanti ad un negozio e, quando il commerciante protesta, scoppia il caos: nella confusione totale, gli agenti estraggono il taser, la moglie dell’uomo cade a terra tra le urla e l’esercente viene immobilizzato e poi portato via.
E’ quanto accaduto ieri mattina nel centro di Vasto, davanti ad una pescheria.
La scena è stata filmata dai presenti e il video ora sta facendo il giro della rete, generando non poche polemiche.
A condividerlo, tra gli altri, il segretario generale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, che su Facebook scrive: “Credo che questi agenti vadano sospesi immediatamente dal servizio. Ma che siamo a Los Angeles?”.
Nel video che sta circolando si sente il poliziotto che dice al commerciante “forse non hai capito, ti sto per denunciare e vieni con me in ufficio”. “Ma tu lo hai capito che io sto lavorando?”, risponde l’uomo. Quando gli agenti provano a prendere l’esercente per portarlo via, interviene la moglie del negoziante e, a quel punto, scoppia il caos. Uno dei due poliziotti estrae il taser e afferma ad alta voce: “Ti devi mettere giù, ti sparo col taser”. La donna cade a terra urlando a squarciagola, i presenti continuano a filmare la scena e un uomo – probabilmente un dipendente dell’attività – contatta i carabinieri, richiedendo un intervento immediato. Alla fine il commerciante, non senza fatica, viene buttato a terra, ammanettato e portato via. Verrà poi denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Il legale dei poliziotti, l’avvocato Fiorenzo Cieri, riporta il sito locale ChiaroQuotidiano.it, afferma che “nel video si vede solo ciò che è accaduto dopo, ma si tratta della conseguenza di ciò che era avvenuto in precedenza. Non è stato sparato alcun dardo con il taser, che ha emesso solo un segnale sonoro usato come deterrente. I miei assistiti – aggiunge – quereleranno, persona per persona, tutti coloro che si sono resi autori di commenti offensivi. Mi meraviglio della facilità con cui non si ha rispetto per la divisa”.
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