Con la scomparsa di Rosita Missoni, se ne va non solo una delle figure più emblematiche del panorama della moda italiana, ma anche una donna capace di trasformare la creatività in uno stile di vita. Nata nel 1931 a Golasecca, nel Varesotto, Rosita Jelmini ha condiviso con suo marito Ottavio il sogno di costruire un marchio che avrebbe portato il made in Italy ai vertici mondiali, lasciando un’impronta indelebile nel settore.
La maison Missoni, fondata nel 1953, è diventata celebre per i suoi inconfondibili motivi geometrici, i colori vibranti e l’eleganza senza tempo. Ma Rosita era molto più di una stilista: era una visionaria, una creativa a tutto tondo che ha saputo guardare oltre la moda tradizionale, esplorando nuove dimensioni e nuovi orizzonti. La sua idea di stile non si limitava agli abiti: abbracciava il design, il lifestyle, la casa, con una passione che ha dato vita alla celebre collezione Missoni Home.
Chi ha avuto il privilegio di conoscerla la descrive come una grande “networker”, un talento raro nel costruire connessioni umane con grazia e naturalezza.
La sua capacità di innovare e di andare oltre i confini tradizionali della moda si è riflessa nella decisione, nel 1997, di passare la direzione creativa ai suoi figli, concentrandosi esclusivamente sul design d’interni. Da quel momento, la collezione Missoni Home è diventata la perfetta espressione della sua sensibilità artistica e del suo amore per il design, confermando il suo spirito pionieristico.
Oggi, il mondo dice addio a una delle figure che hanno reso grande il made in Italy, accanto a nomi come Giorgio Armani, Valentino e Krizia. Ma il suo spirito continuerà a vivere attraverso le creazioni che portano il nome Missoni e attraverso le connessioni umane e creative che ha saputo ispirare in tutta la sua vita.