“Il lavoro in Pronto soccorso, in sé, è bellissimo. Ci sono arrivato per caso, in pieno Covid, ma poi mi sono innamorato. Ora però è diventato incompatibile con una qualità della vita minimamente accettabile, tra turni massacranti, continue sostituzioni dei colleghi, visto che siamo sempre meno”. Con queste parole si apre la storia di Marcello di Paolo, medico del Dipartimento di emergenza-urgenza di un grande ospedale romano, il San Giovanni Addolorata di 35 anni. Il suo stipendio era di 3000€ a mese, ma per sua scelta di vita ha cambiato tutto guadagnandone ora molti meno.
Marcello adesso ha ottenuto una borsa di studio di soli 900€ per diventare poi un medico di famiglia. Questa scelta è derivata anche dal fatto che avrà molto più tempo libero e ne guadagna in salute. «Meglio guadagnare poco che lavorare in un pronto soccorso. Meglio uno stipendio da 900 euro al mese che uno da tremila quando la qualità della vita non è minimamente accettabile».