Quest’oggi è stata notificata al giornalista Pino Grazioli un atto della Procura della Repubblica di Torre Annunziata che lo informano che a suo carico c’è un’indagine che lo vedono accusato di omissione di soccorso e violazione della privacy.
Una provvedimento che lascia senza parole perché fa riferimento ad una diretta dell’aprile 2021 dove lo stesso Pino Grazioli era stato chiamato da chi poi lo ha denunciato per chiedere aiuto perché abbandonato dallo Stato. Insomma sembra di stare alla fiera dei paradossi. Fortunatamente è tutto ampiamente dimostrabile e verrà fatto nelle sedi opportune.
Lascia ancora più sbalorditi l’accusa per omissione di soccorso, quando quella sera furono chiamati i Carabinieri e il 118. Ovviamente tutto ripreso in diretta, quindi filmato e documentato. Ci chiediamo di quale omissione di soccorso si parli se si avvisano i Carabinieri e il 118 e ovviamente arrivano. Insieme anche ai tecnici dell’Enel per verificare la sicurezza degli allacci nell’abitazione.
Un altro interrogativo è anche sul come si possa ricevere una denuncia su accuse che non esistono e sono facilmente confutabili. Ora la Procura di Torre Annunziata ha chiesto ulteriori 6 mesi per approfondire le indagini.
Infine ci chiediamo ma chi risarcirà i soldi che dovranno essere spesi per difendersi da queste accuse prive di ogni fondamento? Vi anticipiamo già la risposta, nessuno.