Premettendo che sono felice perché finalmente il piccolo Antonio ha finalmente il suo banco grazie alla solidarietà di associazioni e benefattori, pubblico il comunicato del Comune ed a seguire la risposta del MID.
Poi sarete voi a farvi un’idea
Comunicato Comune:
Messaggio di chiarimenti in merito al banco per il piccolo alunno della scuola media di Grottaminarda.
«Cari concittadini in qualità di Sindaco di Grottaminarda e a nome di tutta l’Amministrazione comunale – afferma Marcantonio Spera – ritengo di dover comunicare a tutti voi un messaggio di chiarimenti e spiegazioni in merito ai recenti accadimenti che, nostro malgrado, ci hanno coinvolti, riguardo la mancanza di un banco adeguato per il piccolo alunno della scuola media di Grottaminarda.
Prima delle nostre considerazioni vogliamo ringraziare quanti si sono prodigati in un gesto di grande solidarietà per procurare il banchetto mancante, ringraziamenti che avremmo voluto fare di persona all’atto della consegna del giorno 12 ottobre.
Purtroppo per cause di forza maggiore non è stato possibile per gli Assessori e per i Consiglieri delegati partecipare ed in parte era stato preannunciato a chi si stava attivando per la consegna del banchetto.
Sincera e sentita gratitudine ed apprezzamento per la donazione all’Associazione Alta Irpinia Solidale, alla Misericordia di Avellino, al presidente del MID Giovanni Esposito, alla Consigliera Lucia Pescatore del Comune di Mercogliano, a Donato Trotta, ad Enzo Costanza e a quanti anche in anonimato hanno contribuito donando del denaro.
Dopo questa fondamentale premessa però, vogliamo aggiungere che anche l’Amministrazione si era prontamente interessata della questione quando il giorno 5 ottobre aveva appreso, dalla Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo San Tommaso d’Aquino, che il banchetto in dotazione per il piccolo non era più adeguato alle funzioni necessarie, ed aveva quindi rassicurato la Dirigente, i docenti, ed i genitori del piccolo, anche con un comunicato social proprio del 5 ottobre, che l’Amministrazione si sarebbe fatta carico dell’acquisto di un nuovo banchetto, come sempre attenta e pronta alle richieste avanzate dalla scuola.
In quell’occasione – aggiunge il Sindaco – io stesso ho incontrato la madre del piccolo e gli Assessori delegati hanno incontrato la Dirigente scolastica ed i professori per pianificare quest’intervento, con grande spirito di collaborazione. Al contempo però gli organismi scolastici reclamavano la giusta privacy, come necessario quando si parla di minori da parte delle istituzioni, per concertare un corretto approccio all’acquisto e all’utilizzo dello stesso banchetto.
Purtroppo però, il giorno 12 ottobre, l’assenza dell’Amministrazione e le regole ferree ma forse giustamente rigorose dell’organizzazione scolastica, che non desidera mai la ribalta ed i clamori pur giustificati per gesti di così importante solidarietà, hanno fatto percepire gli eventi in modo distorto.
Ne è sorta una malcelata protesta verso le istituzioni, ritenute colpevoli e manchevoli. Pertanto noi dell’Amministrazione comunale ribadiamo che, pur lodando i donatori, pur essendo vicini ai genitori del piccolo per l’ennesimo riscontro negativo nel corso del suo vivere quotidiano, vogliamo riabilitare la scuola, quella vera, bella, ospitale, accogliente, inclusiva, quella che è la scuola di Grottaminarda, vero fiore all’occhiello della nostra città che non ha nulla da invidiare ad altre scuole sia per quanto riguarda il senso di civiltà e di rispetto sociale che per quanto riguarda la generosità e lo spirito di solidarietà verso chi soffre e ha bisogno di aiuto.
Riteniamo ingiustificate le parole di scherno e di attacco per mancanza di attenzione e disorganizzazione, decisamente sproporzionate.
Ci auguriamo di poter fare sempre meglio e di più per chi soffre e ribadiamo la volontà di tendere le braccia a chi si prodiga sia in silenzio, senza clamori, che pubblicamente, come in quest’occasione. Tutti insieme in un sentito abbraccio virtuale, caloroso e collettivo dedicato e finalizzato alle necessità di chi ha bisogno».
RISPOSTA MID
Movimento Italiano Disabili, Coordinamento Regione Campania.
Risposta al comunicato stampa del Sindaco del Comune di Grottaminarda per il caso del banco del piccolo Antonio
In qualità di Coordinatore Regionale della Campania del M.I.D., afferma Giovanni Esposito, ringrazio il comune di Grottaminarda per aver diffuso una nota di chiarimento sulla vicenda del banco per il piccolo Antonio.
Allo stesso tempo però sottolineo varie criticità a danno di un bimbo disabile.
Prima considerazione: un banco per un bimbo normodotato o disabile, deve essere presente in classe sin dal primo giorno. Non si può tollerare che un bambino in carrozzella debba frequentare la scuola senza un banco adatto a lui.
La madre di Antonio, la signora Annarita, ha chiarito che il banco, che era stato assegnato a suo figlio, poi è stato destinato ad altri prima dell’inizio della scuola.
E lo ha fatto presente alla dirigenza senza avere risultati.
Poi il 5 Ottobre ha rilasciato l’intervista in cui denunciava l’accaduto.
Quindi non è vero, come afferma il Sindaco nella nota, che il banco non era più adatto al bimbo, ma la verità è che il banco non c’era proprio, come documenta la foto pubblicata.
Per quanto riguarda la “malcelata protesta” nei confronti delle istituzioni, di cui parla il Sindaco, c’è da specificare che:
La scuola è stata avvisata tramite PEC della consegna del banco. Quando le associazioni sono arrivate in loco, non solo hanno trovato i cancelli chiusi, ma anche un clima di intimidazione. I collaboratori scolastici hanno affermato che il banco non poteva entrare a scuola ma era necessario un controllo sullo stesso da parte di un tecnico comunale.
Sottolineiamo che non era presente nessun amministratore comunale, nonostante il Sindaco avesse scritto che avrebbe mandato un suo delegato.
La Misericordia, il M.I.D., l’associazione Alta Irpinia, la Consigliera Comunale di Mercogliano Pescatore, il giornalista Costanza hanno aspettato oltre un’ora davanti alla scuola. Questo è un comportamento vergognoso da parte delle istituzioni.
La scuola, definita dal Sindaco “vero fiore all’occhiello, bella ospitale, accogliente, inclusiva” ha invece dimostrato ancora una volta nei confronti di associazioni ma soprattutto del bimbo, l’esatto contrario.
La dirigente non ha nemmeno ringraziato per il nostro gesto, anzi quando il papà di Antonio è entrato col banco, una sua assistente addirittura non voleva far portare all’interno lo stesso.
Solo grazie alle nostre insistenze il banco poi è stato portato all’interno.
Ma non è finita: oltre al danno anche la beffa: La signora Annarita ha avuto una diffida dalla Dirigente che con una nota le ha proibito di poter entrare in classe per accompagnare il figlio.
Un provvedimento ingiusto per un bambino disabile che ha bisogno di continui aiuti.
Inoltre, il giorno 13, dopo che abbiamo consegnato il banco, la scuola ha inviato una richiesta alla signora Cappuccio, madre di Antonio.
La nota recita:
“Richiesta dimensioni del banco”
Vista la richiesta del Comune di Grottaminarda si richiedono, con estrema urgenza, legata alle esigenze dell’alunno disabile, le specifiche tecniche e le dimensioni del banco per poter procedere rapidamente”.
La domanda di tutti sorge spontanea: ma è mai possibile che solo dopo la nostra consegna, la scuola si sia ricordata di chiedere le dimensioni del banco per il bimbo? Ma non ha scritto il Sindaco che già si stava provvedendo all’acquisto?
Insomma notiamo una pessima comunicazione tra scuola e Comune, una pessima gestione dell’inclusione, una scarsa considerazione nei confronti di un bimbo disabile.
A noi per acquistare il banco è bastato chiedere le caratteristiche alla Signora, semplicemente, senza PEC o burocrazia inutile.
Ci domandiamo altresì: il banco è stato montato e messo a disposizione del bimbo?
Ultima considerazione: il banco è costato 300 euro: è mai possibile che scuola e Comune abbiano fatto questa magra figura ed abbiano negato un elemento indispensabile ad un bimbo disabile per una cifra così esigua?
Se tutto questo sistema viene definito “fiore all’occhiello” noi crediamo che sia si un fiore ma un crisantemo, nel senso che dimostra la morte delle istituzioni e l’abbandono dei disabili al proprio destino.
Continueremo a sostenere il Piccolo Antonio e la sua famiglia costantemente
Nel frattempo la nostra associazione provvederà a denunciare agli organi competenti l’accaduto.
Abbiamo chiesto un incontro al Comune con Dirigente e la mamma di Antonio ma non si è riusciti a concordare una data, si è riscontrata solo una volontà di un incontro ristretto.
Per finire: se non avessimo fatto tutto questo clamore Antonio chissà quando avrebbe avuto il suo banco, chissà quando avrebbe potuto godere dei sacrosanti diritti. Il bene si può fare in silenzio o urlando, l’importante è che si faccia
Siamo a disposizione per collaborare con Il Comune e la Scuola a patto che ci sia chiarezza e trasparenza conclude.