Continua senza sosta l’opera del sistema di Protezione civile nell’area flegrea, colpita dalla scossa di magnitudo 4.4 del 20 maggio scorso, la più intensa dell’attuale crisi bradisismica ai Campi Flegrei. Con un decreto del 30 maggio, il Ministro per la Protezione Civile ha dichiarato lo stato di mobilitazione del Servizio nazionale, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, per supportare la Regione Campania e le autorità locali nell’assistenza alla popolazione colpita. Rimangono attivi i Centri Operativi Comunali di Pozzuoli, Bacoli e Napoli, e il Centro di Coordinamento Soccorsi presso la Prefettura di Napoli, impegnati nell’assistenza alla popolazione e nella verifica di edifici e infrastrutture.
A Pozzuoli sono stati effettuati oltre 1.250 sopralluoghi preliminari sugli edifici privati. Le verifiche in corso, basate sulla scheda Aedes, hanno già processato oltre 350 schede su un totale di 450. Fino ad ora, 118 unità immobiliari sono state sgomberate, coinvolgendo circa 310 nuclei familiari. Di questi, 60 nuclei (154 persone) sono ospitati in strutture alberghiere, mentre gli altri hanno trovato sistemazioni alternative.
Nel comune di Bacoli, le richieste di sopralluoghi e assistenza sono state 95. Sono stati dichiarati inagibili due edifici, con due nuclei familiari ospitati in albergo.
L’evento del 20 maggio ha portato anche a verifiche nelle scuole di Pozzuoli, Bacoli e Napoli, che hanno rilevato la necessità di interventi di ripristino in alcune strutture a Pozzuoli. L’attività sismica è in diminuzione secondo l’Osservatorio Vesuviano, che continua a monitorare costantemente il vulcano.
Il lavoro di protezione e assistenza continua, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere delle comunità colpite.